L’anima arcaica dell’universo
Il “Live concert” è la realizzazione di un disegno culturale che viene da lontano, da un mondo magico pre-scientista, dove l’elemento sonoro presenta caratteri di universalità non tanto riguardo a forme e generi, ma sulle motivazioni che spingono l’uomo di tutte le latitudini a fare musica
‘S’incantu ‘e sas cordas’, l’incanto delle corde, è il nuovo disco nato dal sodalizio artistico tra Beppe Dettori e Raoul Moretti. Artisti di lungo corso che hanno al loro attivo collaborazioni eccellenti nonché l’ideazione di progetti culturali di rilievo.
Dettori, voce dei Tazenda dal 2006 al 2012, ha collaborato e duettato con artisti del calibro di Eros Ramazzotti, Francesco Renga e Gianluca Grignani. Vocalist in numerosi spot pubblicitari, è promotore di progetti di valorizzazione delle tradizioni sarde: a tal proposito è degno di nota quello teatrale musico–fotografico “Biancoenero”, inerente alla peculiarità, più volte oggetto di studio, della longevità in terra sarda.
Moretti, invece, è uno degli arpisti più innovatori e più richiesti della scena internazionale, artefice di ponti tra differenti generi musicali e artistici. Inoltre, è ideatore e direttore artistico del “Festival Internazionale Arpe del mondo”, che riunisce in Sardegna arpisti provenienti da ogni parte del globo.
A ‘S’incantu ‘e sas cordas’ sta decisamente stretta la definizione di progetto discografico, in quanto, a nostro parere, il suo abito su misura è quello di un’idea culturale di larghe vedute, che si muove sia in ampiezza nel territorio dell’interculturalità sia in profondità nel rapporto misterioso con l’ancestralità.
Bisogna partire da questi due aspetti caratterizzanti per capire appieno il lavoro di Dettori e Moretti. L’incanto delle corde richiama letteralmente l’uso degli strumenti presenti in scena: l’arpa elettrica di Moretti e la chitarra di Dettori, che sostengono la voce usata magistralmente da quest’ultimo.
Di estremo interesse l’uso che fa Dettori dell’emissione vocale, rendendo concreti i concetti di interculturalità e di ancestralità che abbiamo già accennato: il “Gibberish” – corrispettivo del “Grammelot” dei comici dell’arte – evocatore di termini senza significato, di una lingua magica che proviene dal passato e il canto difonico, riscontrabile nella tradizione tuvana e mongola (il canto armonico degli sciamani) ma presente anche in Sardegna, come nel Tibet e nel Rajastan.
In ‘S’incantu ‘e sas cordas’ troviamo rivisitazioni di brani tradizionali sardi, dell’area mediterranea ma anche dal sapore celtico, che vengono elaborati, spesso, attraverso rimandi sperimentali con momenti di esecuzione strumentale non convenzionale.
I brani sono cantati in lingue diverse, altro aspetto di interculturalità: dal portoghese e francese di “Podorsol/Fleurs” (che inizia con l’antico tema inglese di “Greensleves”suonato dall’arpa) all’italiano, sardo e siciliano di “Tuva e Tula”, fino ad arrivare all’ultima traccia “Trittico in omaggio a Maria Carta” che chiude il cerchio nella lingua madre, centrando le tematiche della narrazione musicale nella spiritualità e sulla memoria storica di ogni comunità, gli anziani.
‘S’incantu e sas cordas’ è la realizzazione di un disegno culturale che viene da lontano, da un mondo magico pre–scientista, dove l’elemento sonoro presenta caratteri di universalità non tanto riguardo a forme e generi, ma sulle motivazioni che spingono l’uomo di tutte le latitudini a fare musica.
Partorito da una terra orgogliosa e antica come la Sardegna, che Dettori e Moretti fecondano con idee musicali originali, frutto di accurate ricerche, l’incanto delle corde, guarda con curiosità e attenzione alle tradizioni musicali di altre terre non dimenticando però le proprie origini.
Sergio Battista
Beppe Dettori & Raoul Moretti
S’incantu ‘e sas cordas
1. Pordosol/Fleurs
2. Tuva e Tula
3. S’incantu I
4. Gracias ala vida/Coros
5. Habanera/Corsicana
6. S’incantu II
7. Gonare
8. Star of the county down/Fiza
9. Trittico in omaggio a Maria Carta
Voce e chitarra Beppe Dettori
Arpa Raoul Moretti
Fisarmonica Manuel Rossi Cabizza (tracce 5, 8, 9)
Registrazione live, mixaggio e mastering Emanuele Mocci
Produzione Teatro Actores Alidos
Direttore Artistico Gianfranco Angei
Assistente di produzione Silke Spiga
Etichetta Undas Edizioni Musicali