Suggestioni in notturna
Elena Arvigo chiude la prima rassegna estiva “R.Estate in scena”, tenutasi dal 1° al 30 agosto a Terracina (LT). L’attrice di origine genovesi e protagonista del teatro indipendente italiano incanta la platea del Tempio di Giove Anxur con un’interpretazione magica e profonda
Riprendere contatto con il teatro, di questi tempi, è come farci pace. La cittadina del litorale laziale si rianima durante i mesi estivi e quest’anno, in piena emergenza Covid, l’idea dell’Associazione KA.ST è stata quella di organizzare una manifestazione che coinvolgesse cittadini e turisti.
Di certo non si può dire che quest’ultima sia stata eccellente, ma ha fornito degli spunti di riflessione e soprattutto ha visto protagonisti artisti interessanti e preparati, da seguire.
Elena Arvigo, per chi la conosce, è un’attrice capace e punta a rappresentare l’universo femminile con estrema abilità e caparbia.
Per questa occasione si è manifestata al pubblico con un nuovo spettacolo tratto da “Quarta Dimensione” del poeta greco, Ghiannis Ritsos, il quale – secondo l’opinione dell’interprete in chiusura della performance – attualmente è da considerarsi “confortante“. I suoi versi, infatti, sono intrisi di speranza, di umanità, di coraggio e di vitalità.
In questo tempo bizzarro, come lo definisce lei stessa, l’importante è stato riprendere il lavoro e farlo su un palco allestito in una location storica assume una rilevanza notevole.
Le letture si sono propagate nell’aria per toccare le nostre coscienze: la voce calda dell’Arvigo ha saputo lavorare e dosare i ritmi e le parole, rimandandoci quel valore che la poesia oggi assume, affinché una rilettura attenta e precisa, connessa alle figure eroiche quali Elena, la mite Ismene e la guerriera Antigone, possano farci comprendere tuttora il ruolo della donna nella società da riconsiderare.
Con ‘Soliloqui poetici del mito: le altre eroine’ la figura femminile si impone, e assume pertanto un valore civile e di gran respiro, in contrapposizione al ruolo che le viene imposto e attribuito dalla massa: incompresa; ai margini; denigrata; sminuita; violentata e di conseguenza poco apprezzata, se non viene riconosciuta quanto meno competente e valorosa. Ma ancora non è abbastanza.
Ribaltare questo schema dunque sarebbe un atto di forza e di coraggio che oggi giorno risanerebbe gli ambienti che viviamo quotidianamente sia a livello sociale sia politico. L’incanto della notte si è così sommato all’interpretazione intensa che l’attrice ci ha donato con libertà e saggezza.
Poesia, mito e storia si sono fusi in una scena semplice e altamente suggestiva, tra rose e petali, un drappo rosso e un leggio dal quale le parole si sono elevate per trasmettere un tempo che continuerà a tornare per non farci sentire più soli.
Irene Sereia Villani
Rassegna estiva R.Estate in scena
Terracina
Tempio di Giove Anxur
30 agosto
Soliloqui poetici del mito: le altre eroine
di e con Elena Arvigo