Dal 2 al 12 maggio il Teatro Vittoria accoglie la commedia “SpettAttori” scritta dall’inglese Michael Frayn. Diretta da Pino Strabioli vede una serie di eventi stravaganti, che rimandano agli esercizi di stile di Queneau, e che man mano prendono forza e ritmo, divertendo il pubblico con pura semplicità
L’essenziale scenografia costruita con delle quinte laterali, dei pannelli trasparenti usati all’occorrenza, e delle poltrone poste al centro del palco, accoglie gli attori. La vicenda si apre con la maschera del teatro che entra in scena e indica i posti a sedere agli interpreti che si succedono sul palco.
Orsetta De Rossi (Elena) è accompagnata dalla madre, Alessandra Ferro; Pino Strabioli veste i panni del regista della pièce; Luca Ferrini e Lucia Tamborrino formano la coppia bisbetica del gruppo; Alberto Melone (Paolo Ricci) e Chiara Vinci (Amanda) sono l’altra coppia, strampalata e moderna; Luca Staiano (professore Stanley) accompagna il suo alunno Andrea Verticchio (Luca) a teatro; infine, Stefano La Cava (tipo un po’ nevrotico) e Chiara Ricci (Esther) compongono un’altra unione, bizzarra e un po’ sui generis.
Il cast siede di fronte la platea: si interroga sul tipo di spettacolo a cui sta assistendo che si tratti di avanguardia o altro, spassoso o noioso che sia, facendo il verso al pubblico, fermo e immobile, che in questo caso assume il ruolo di attore.
Noi che partecipiamo alla rappresentazione veniamo quindi derisi per atteggiamenti e comportamenti che talvolta capita di prendere a teatro: vociferare in platea; dare fastidio mentre si recita; litigare; guardare il cellulare.
Nel mentre le dissertazioni tra i singoli prendono vita, Strabioli è fuori scena e colpevolizza il suo cast, poiché non recita, non è in parte e stravolge la commedia (atto unico) a suo piacimento. Suddivisa in due parti, essa tuttavia ci fa comprendere il significato proprio del teatro, luogo dove si va per seguire e vedere ciò che si desidera ma in silenzio.
La rappresentazione in effetti si svolge senza alcuno stacco musicale, se non in apertura e nell’intervallo: la prima parte è più calma, mentre la seconda è certamente più briosa; un caos goliardico che strappa le risate degli astanti. Qui gli attori di fatto eseguono ciò che il regista vuole, perché pretende il loro impegno.
Spicca nel contesto la De Rossi con il suo monologo, circondata da divertenti personaggi tra cui il narcolettico, Luca Ferrini, che crea situazioni imbarazzanti; il mandrillo che seduce la ragazza appariscente e alla moda; il giovane Luca, invece, amoreggia con Esther; Alessandra Ferro deduce e ipotizza chi sono le persone che la circondano.
La recitazione pertanto, oltre a risultare vivace, nella sua globalità riesce a catturare la nostra attenzione attraverso battute taglienti e di buon gusto. Come del resto lo “humor” inglese sa ben adottare!
Nel complesso possiamo definire “SpettAttori” un’opera in cui il concetto di metateatro è molto evidente. Acuta e spensierata sicuramente è un passatempo piacevole per trascorrere una buona oretta lontani dalla realtà.
Annalisa Civitelli
Teatro Vittoria
dal 2 al 12 maggio
di Michael Frayn
regia Pino Strabioli
con Pino Strabioli, Orsetta De Rossi e Luca Ferrini
e con Alessandra Ferro, Alberto Melone, Lucia Tamborrino, Luca Staiano, Chiara Vinci, Stefano La Cava, Andrea Verticchio e Chiara Ricci
aiuto regia Davide Sapienza
assistente alla regia Dario Pastorino
scene Barbara Ferrini
costumi Zena Diamantakos
disegno luci Alessandro Turella
produzione Alt Academy