Liriche e stelle
L’8 ottobre la poesia e la musica sono state protagoniste assolute di una serata interamente dedicata al tango e a Federico García Lorca. Una diffusione di cui abbiamo tutti bisogno: un connubio perfetto per immergersi in mondi metaforici e sfere emozionali, affinché riappropriarci della nostra anima
L’evento gratuito e benefico, organizzato da Bottega Teatro Marche e Associazione Nuovi Linguaggi, con la collaborazione di UNICAM Università di Camerino (Marche) ed il sostegno di Alessandro Longobardi, Direttore Artistico della Sala Umberto capitolina, ha permesso di sentirci parte di un’iniziativa destinata agli studenti. Istituita nel 2006, immediatamente dopo il sisma, #ilfuturononcrolla, è la raccolta fondi che sostiene la ricostruzione di alloggi, laboratori e aule all’interno dell’Ateneo.
Abbiamo preso posto in platea in modo libero, peccato però vi fosse poca gente: probabilmente ancora non siamo pronti a dare il meglio in campo solidale. Da subito comprendiamo che l’esibizione è complessa da seguire ma non ci perdiamo d’animo e ci lasciamo rapire.
Dal palco l’eco dei versi del poeta spagnolo Lorca si propaga nell’etere: declamati dalla splendida voce di Paola Giorgi, hanno inondato il teatro di suggestioni e di emozioni. L’attrice, accompagnata dalle note del Vojage Trio, ha così creato un connubio perfetto con la musica.
Christian Riganelli alla Fisarmonica, Luca Mengoni al Violino e David Padella al Contrabbasso, richiamano suoni lontani da noi, appartenenti ad altri luoghi, certamente tradizionali. Ci perdiamo tra pizzicati, tango suadente, walzer viennese, armonie cadenzate, soavi, vibranti e saltellanti. Le melodie riproposte sono di Astor Piazzolla, Richard Galliano, Manuel De Falla e lo stesso Christian Riganelli, mentre i testi sono tratti da “Romanzo Gitano”, “Lamento per Ignacio Sanchez Mejas”, “Sonetti” e “Stampe del cielo”.
Il pubblico è dunque trasportato dentro lo spagnoleggiante mondo fatto di natura, panorami notturni, corpi vogliosi di fare l’amore – in cui l’amore vive con tutte le sue effusioni magiche – corride, tori, mestieri, contadini, senso patriottico, metafore, rime e tanta immaginazione.
Gli assoli degli strumenti denotano una spiccata professionalità: oltre a introdurre i brani eseguiti con eleganza e morbidezza, si intrufolano tra essi senza turbarne il ritmo. La voce vivace e passionale della Giorgi, a volte, all’unisono con la musica, crea dialogo e canto. Recitazione e movenze, inoltre, donano alle letture più incisività, risaltandone la forte animosità. Le liriche di Lorca, seppur di non semplice comprensione, dunque, sono un insieme di stati d’animo aggrovigliati, che contengono valori e sentimenti calienti.
Al termine è intervenuto il Professore Claudio Pettinari dell’Università di Camerino, il quale ha tenuto a precisare che la cultura si può manifestare tramite la musica e altre espressioni. Inoltre, ha rimarcato che l’Ateneo ha ripreso le sue attività dopo tre giorni dal sisma e che per i ragazzi oltre che un luogo, è un’opportunità importante per il futuro. Di conseguenza si sente la mancanza di un Centro di aggregazione, un posto dove leggere, riflettere, recitare e ascoltare musica. Da qui #ilfuturononcrolla.
Due ragazze con la maglia rossa dell’Associazione hanno raccolto le nostre offerte in busta chiusa e noi andiamo via soddisfatti, non solo di aver partecipato a “Stampe dal cielo” ma anche si aver donato un contributo, un gesto dedicato a chi ha bisogno di un sostegno, appunto, culturale.
Annalisa Civitelli
Foto dal web
Sala Umberto
8 ottobre
Stampe dal cielo – Uno spettacolo di poesia e musica
da Federico García Lorca
con Paola Giorgi e Vojage Trio
Christian Riganelli Fisarmonica
Luca Mengoni Violino
David Padella Contrabbasso
Spettacolo a ingresso gratuito: offerta devoluta al fondo #ilfuturononcrolla dell’Università di Camerino