Alberto Angela torna il 16 dicembre in prima serata su Rai Uno, con ‘Stanotte con Caravaggio’. Un appuntamento dedicato alla figura di un artista trasandato e attaccabrighe ma dal pennello felice. La puntata ripercorre i pochi anni di vita del Merisi caratterizzati da forti chiaroscuri così come i suoi quadri
Interno di una bettola. Diversi uomini sono seduti a un tavolo. Un uomo dalla folta barba curata guarda verso due personaggi in piedi: uno dei due lo indica con il dito. Questo è quello che raffigura Caravaggio ne la “Vocazione di San Matteo”, opera esposta nella Cappella Contarelli nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma.
Il dipinto è stato realizzato tra il 1599 e il 1600, e la raffigurazione delle dita che si sfiorano sono un chiaro omaggio ad altre celebri dita dipinte dall’omonimo di Caravaggio sempre a Roma. La luce proviene da una vera finestra e il tutto è una composizione molto simile a un’inquadratura cinematografica e il fascio luminoso simboleggia la grazia divina.
La “Vocazione” è collocata insieme ad altre due opere del medesimo artista: una raffigura San Matteo mentre scrive il suo Vangelo e la seconda il suo martirio visto dalla prospettiva dell’assassino. Questa è la prima commissione pubblica di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio.
Definito da Angela “uomo geniale e imprevedibile, fuori dal comune”, Caravaggio, nato a Milano il 29 settembre del 1571, comincia il suo apprendistato nella bottega di Simone Peterzano. Nel 1592 si trasferisce a Roma ed entra a servizio dell’ambasciatore del granduca di Toscana. A causa di una condanna per diffamazione, si rifugia a Genova presso il principe Marcantonio Doria.
Qualche mese dopo, condannato a morte per l’omicidio di Ranuccio Tommasoni, scappa a Zagarolo e Paliano, feudi dei Colonna, e poi a Napoli. Nel luglio del 1607 è a Malta, dove gli vengono commissionate diverse opere dall’Ordine dei Cavalieri. Due anni dopo fugge dall’isola dopo essere stato imprigionato per aver ferito uno dei membri dell’Ordine. Ripara prima in Sicilia e poi di nuovo a Napoli. Nel 1610 ottiene la grazia dal Papa, ma sulla via per Roma muore presso Porto Ercole, il 18 Luglio.
Stanotte con Caravaggio: la narrazione tra innesti classici e virtuali
Alberto Angela, avvalendosi di scenografie virtuali e di alcuni spezzoni della fiction Rai del 2008 dedicata al grande artista, con protagonista Alessio Boni, ci mostra la sua esistenza turbolenta ma affascinante. Noi viaggiamo tra aneddoti narrati egregiamente da Massimo Bonetti, Anna Safroncik, Rossella Vodret, Renzo Musumeci Greco, Michele Di Sivo e Luca Ward, luoghi dove il Merisi ha vissuto e lavorato, e ammiriamo opere maggiori che delineano uno stile innovativo per quell’epoca.
Caravaggio, nei suoi quadri, rappresenta sempre uomini e donne umili, perlopiù prostitute, mendicanti, bari, zingare e altra gente raccattata per strada, che diventano protagonisti assoluti della scena. Le sue figure emergono dall’oscurità e sono talmente umane da risultare in molti casi scandalose. Mai, prima di lui, nessun artista avrebbe usato una cortigiana del seno prosperoso per raffigurare la Madonna che si affaccia da una porta molto simile a un vicolo cittadino mentre due pellegrini con i piedi sporchi si inginocchiano di fronte a lei.
Come il più abile dei registi, Caravaggio ha trasposto su tela tutta la violenza e la lussuria della Roma in cui è vissuto. I suoi giochi di luce hanno addirittura influenzato un maestro della fotografia come Vittorio Storaro, il quale racconta la sua esperienza visiva di fronte “La vocazione di San Matteo”.
‘Stanotte con Caravaggio’ dunque si dimostra un appuntamento imperdibile per riscoprire un artista ancora avvolto da molti misteri, ma con una forza espressiva unica che ancora oggi non smette di affascinare chi si ferma davanti ai suoi dipinti cercando di incrociare lo sguardo di uno dei suoi protagonisti.
Maria Vittoria Guaraldi
Stanotte con Caravaggio
un programma di Alberto Angela
Scritto con Aldo Piro, Ilaria Degano, Fabio Buttarelli, Vito Lamberti e Emilio Quinto
a cura di Caterina del Papa, Lucia Madia e Nicoletta Zavattini
Regia di Gabriele Cipollitti
Costumi Silvia Bazzocchi
Direttore della fotografia Vincenzo Calò
Effetti visivi Giorgio Capaci
Montaggio Roberto Emilio
Musiche originali Giuseppe Zambon
Progetto grafico Antongiulio Palladino
Direttore di produzione Michele Berzacchiello
Produttori esecutivi Monica Giorgi Rossi e Anna Maria Tiberi
sono intervenuti: Massimo Bonetti, Anna Safroncik, Rossella Vodret, Renzo Musumeci Greco, Michele Di Sivo e Luca Ward
direttore di produzione Michele Berzacchiello
produttori esecutivi Monica Giorgi Rossi, Anna Maria Tiberi
a cura di Caterina del Papa, Lucia Madia, Nicoletta Zavattini
direttore della fotografia Vincenzo Calò
musiche originali Giuseppe Zambon
costumi Silvia Bazzocchi
sono intervenuti: Massimo Bonetti, Anna Safroncik, Rossella Vodret, Renzo Musumeci Greco, Michele Di Sivo, Luca Ward