Per una sola replica, e a margine della Giornata della Memoria, il 29 gennaio scorso il teatro di Villa Lazzaroni, a Roma, ha ospitato ‘Storia di un uomo magro’. L’opera è un monologo firmato dal bravo Paolo Floris, che rielabora diversi passaggi del romanzo “La ghianda è una ciliegia”, del giornalista Giacomo Mameli, nel quale vengono narrate le avventure e le disavventure di Vittorio Palmas, un soldato sardo esistito davvero, che partecipò in prima linea alla Seconda Guerra Mondiale, finendo poi a lavorare, come schiavo, in una fabbrica tedesca
‘Storia di un uomo magro’, opera che l’autore sardo Paolo Floris crea a tutto tondo, è un testo che narra una lunga vicenda che sembra allo stesso tempo uguale e diversa da tanti altri racconti ambientati durante i terribili anni del secondo conflitto mondiale.
Tratto dal romanzo “La ghianda è una ciliegia” di Giacomo Mameli, lo spettacolo presenta Vittorio Palmas, il protagonista del copione, personaggio veramente esistito, e quelle che sono state le sue rocambolesche peripezie nelle vesti di soldato semplice.
La storia del giovane Vittorio viene scandita nei passaggi più salienti della sua vita in quanto uomo e in quanto militare: insieme a Vittorio si impara, si sorride e, molto, si soffre.
Paolo Floris, sul palco, è sicuro di sé e interpreta il monologo con grande chiarezza e trasporto, riuscendo a sottolineare con forza i brani più emozionanti del testo.
Storia di un uomo magro: mai dimenticare
Gli spettatori ascoltano con grande attenzione e, con uno sforzo neppure troppo gravoso, riescono a immedesimarsi in quella narrazione così ricca di dettagli e di momenti tristi.
Alla fine della rappresentazione, il pubblico ha l’impressione di aver assistito a qualcosa di conosciuto, di noto, quasi di irrilevante alla luce delle centinaia di testimonianze sulla Seconda Guerra Mondiale ormai radicate nell’immaginario di tutti noi.
Eppure, come viene giustamente sottolineato da Giacomo Mameli, che interviene in coda allo spettacolo, anche la più piccola storia che vede come sfondo quella guerra atroce, serve per mantenere viva la memoria di qualcosa che mai dovrà essere dimenticato.
Gabriele Amoroso
Teatro Villa Lazzaroni
29 gennaio
Storia di un uomo magro
da “La ghianda è una ciliegia” di Giacomo Mameli
Scritto, diretto e interpretato da Paolo Floris