Avventure sanguinose nei mari del Nord
Nel primo volume della Storia generale dei Pirati, abbiamo conosciuto Henry Every a cui, in seguito alla conquista del più grande bottino dell’epoca, fu dato l’appellativo del Re dei pirati. Con il secondo volume, la ‘Storia generale dei Pirati – Volume 2: la leggenda di Barbanera’, conosceremo un’altra saga, che prende il nome dalla scura e lunga barba del protagonista: il pirata Barbanera
“Vieni, costruiamo un inferno tutto nostro e vediamo quanto a lungo riusciamo a sopportarlo.”
Grazie alla cultura popolare, molti di noi hanno sentito parlare del pirata Barbanera. Il personaggio è stato rappresentato anche sul grande schermo, come nel noto film “Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare” o in “Pam – Viaggio sull’isola che non c’è”. Si sono prodotte inoltre delle serie televisive – “C’era una volta” è un esempio –, dei Manga e persino dei videogiochi, utilizzando la figura del pirata.
Dunque, la fama di Barbanera e della sua nave, la Queen Anne’s Revenge, ha percorso tutto il mondo, giungendo ai giorni nostri. È conosciuto come un personaggio sanguinario e bellicoso, che trattava in maniera brutale i suoi stessi compagni; una delle sue vittime è stato Israel Hands, ferito per uno sbalzo d’umore.
La gente aveva paura di lui e non poteva fare niente per evitare le sue violenze; lui e la sua ciurma si approfittavano delle mogli e delle figlie degli agricoltori che incontravano lungo la strada. Fu lui il creatore della “bloody flags”, una bandiera rossa che quando veniva alzata significava morte per tutti, senza prigionieri né testimoni.
Nel primo volume de la “Storia generale dei Pirati vol 1: Henry Every il re dei pirati” – www.brainstormingculturale.it/stoia-generale-dei-pirati-vol-1/ – la vicenda è accompagnata da testimonianze: fonti sicure e documenti accertano quello che ha realizzato il capitano Henry Every.
Per le peripezie di Barbanera invece è diverso. Non è semplice ricostruire tutti gli eventi, in quanto il pirata non stette molto a contatto con la gente del suo tempo e al contempo, per avere più potere, creò la sua propria fama. In effetti molte delle avventure che si tramandano sono inventate, e di alcune addirittura non si è sicuri. Non ci sono infatti prove sufficienti per verificare i fatti, e la poca informazione che c’è riguarda soprattutto la morte del pirata.
Qui Daniel Defoe narra molto accuratamente gli ultimi istanti della battaglia dove Barbanera su sorpreso e catturato. Durante il racconto si nominano diversi pirati, governatori ed altri personaggi che, seppure importanti per l’epoca, per noi sono poco celebri e rendono, a volte, la lettura pesante e dispersiva.
La prefazione del libro, infine, ci presenta un quadro generale sulla situazione sociale e politica di quel periodo (la guerra di Successione spagnola e il trattato di Utrecht) e ci descrive il personaggio di cui si parlerà nel libro. Purtroppo il discorso si estende e introduce degli avvenimenti che l’autore descriverà più avanti. Per chi legge quindi potrà risultare noioso ripassare alcuni passaggi, rallentando così il ritmo della lettura stessa.
In ‘Storia generale dei Pirati – Vol. 2: la leggenda di Barbanera’ la scrittura è appassionante e, attraverso gli scritti del Capitano Charles Johnson ovvero Daniel Defoe, conosciamo meglio il barbarico protagonista: un pirata che ha creato la sua stessa leggenda e arriva a noi grazie alle Edizioni Haiku.
Agnese De Luca
Daniel Defoe
Storia generale dei pirati Vol. 2: la leggenda di Barbanera
Traduzione Flavio Carlini
Prefazione a cura di Flavio Carlini
Edizioni Haiku
Collana Settemari
Genere Avventura
Anno 2021
Pagine