Un romanzo musicale
Ezio Bosso è morto da una settimana. Ci ha lasciato un’eredità preziosa: la sua musica. Abbiamo voluto omaggiarlo e ricordarlo con la sua opera in cui le note del pianoforte risuonano vibranti, lievi e potenti, dense di sentimento e passione
Pubblicato nell’ottobre del 2015, registrato nel teatro Sociale di Gualtieri (Reggio Emilia) e prodotto dall’etichetta Egea Music – Incipit Records, ‘The 12th Room’ è il primo lavoro del rinomato e compianto pianista, compositore e Direttore d’Orchestra.
Artista di fama internazionale e dalla sensibilità rara, il musicista torinese era un vero e autentico “poeta della musica”, un sopraffino romanziere del pianoforte: ogni sua nota possedeva la vibrazione e il colore che la vita stessa gli ha donato.
Ogni melodia sembra provenire dal suo intimo profondo, creando un vortice di sensazioni che emergono in superficie con naturalezza estrema.
Un “concept album” composto da due CD contenenti sedici tracce: quattro inediti e sette brani di repertorio, il primo, mentre il secondo include la “Sonata n°1 in sol minore per solo piano” composta dallo stesso Bosso che, seppur senza interruzioni, vede nella sua forma–struttura compositiva un Adagio, un Trio e un Finale.
Tre movimenti che si abbracciano l’un l’altro attraverso un dialogo interiore in cui coesistono le due anime musicali dell’autore, ovvero, il compositore attento, disciplinato e coscienzioso, e l’interprete passionale, focoso e genuino. “Dodici stanze” dove convivono, in una dimensione di pura e armoniosa unione, la cristallina gioia e il dolore autentico.
Un album, dunque, che diventa rifugio assoluto per un’anima intensa che si estende sul tessuto armonico di un suono alto e supremo. Tutto avviene all’interno di una “Stanza Magica” dove potersi soffermare: un luogo costruito con il pennello dei tasti, dove la memoria indelebile dei nomi prende forza, vigore e potere della propria immagine visibile agli occhi della libertà. Poetiche parole e simboli si rincorrono come quel tempo che, a volte, sembra fuggire sul sentiero della vita, rapido e veloce.
‘The 12th Room’ è da ascoltare in silenzio, con gli orecchi sintonizzati su frequenze che si inseguono all’unisono, senza disperdere nel vuoto dettagli, suoni e armonie. Quei timbri vibranti dello strumento tanto amato da Bosso su cui le sue dita volavano leggere, per donarci una musicalità lieve e istintiva al contempo.
Fabio Strinati
Foto di copertina dal web
Ezio Bosso
The 12th room
Disco 1
- Bosso: “Unconditioned, Following a Bird” (Out of the Room)
- Chopin: “Preludio Op. 28 N° 20” (The Burned Room)
- Bach–Bosso–Siloti: “Stanza BWV855a” dalla cantata in Si minore (The God’s Room)
- Chopin: “Preludio N° 8 Op. 28” (The Dark Room)
- Bach–Bosso: “Stanza N° 2” (The Breakfast Room)
- Chopin: “Preludio N° 6 Op. 28” (The Painroom)
- Bach: “Preludio No. 1” dal Clavicembalo Ben Temperato BWV846 (The Building Room)
- Bosso: “Split, Postcards” from Far Away (The Tea Room)
- Gluck–Sgambati: “Una, melodia” di Gluck (The Therapy Room)
- John Cage: “In a Landscape” (The Smallest Room)
- Bosso: “Missing a Part” (The Waiting room G)
- Bosso: “Emily’s Room” (Sweet and Bitter)
Disco 2
Bosso: Sonata No. 1 in G Minor for Solo Piano (The 12th Room)
- Adagio: doloroso, verso il brio, con furore, al tempo primo (Entering the Rooms)
- Trio: Sospeso, dolcemente, con moto, agitato (Dressing the Rooms, Imaginary Room Mates)
- Finale: Allegro molto, Calmo, Presto, Danza (The 12th Room)
Piero Azzola Tecnico Piano Tuner e Preparator per Pietrasanta Pianoforti
Pierumberto Ferrero Produttore artistico
Phonographic Copyright Incipit Records
Copyright Incipit Records
Registrato Teatro Sociale di Gualtieri
Registrato da Goffredo Gibellini
Mixato e Masterizzato Digitalrecords Studio (Roma)
Distribuito da EGEA Music