Il mondo de El Gato tra il Jazz e l’America Latina
‘The Cat with the Hat’ si presenta come un lavoro maturo, dove le molteplici anime musicali confluiscono con grande naturalezza. In questo modo, Daniele Sepe riesce a plasmare un mondo sonoro, prima ancora che musicale, nel quale aleggia lo spirito del leggendario “El Gato” Barbieri
Con l’uscita, nel marzo scorso, di ‘The Cat with the hat’, il sassofonista e compositore Daniele Sepe, aggiunge al lungo filo della collana della sua ampia produzione discografica, la ventottesima perla. Il disco in questione, è stato autoprodotto e finanziato attraverso il crownfunding e pubblicato in formato cd, oltre ad essere presente su piattaforme web.
‘The Cat with the Hat’ prende ispirazione dalla figura del celebre sassofonista argentino Leandro “El Gato” Barbieri deceduto a New York nel 2016 ma in realtà, il disco, è molto più che un omaggio: a conferma di questo si nota che solo il brano “Nunca mas” è stato composto da ‘Gato’ Barbieri. A nostro avviso, infatti, questo riuscito lavoro discografico, si pone come una carezza piena di gratitudine alla poetica musicale e allo stile esecutivo del grande strumentista sudamericano.
Daniele Sepe in questo viaggio musicale tra il jazz e le tradizioni musicali latinoamericane e napoletane, ha scelto dei compagni di assoluto valore artistico come Hamid Drake, Stefano Bollani, Roberto Gatto e Lavinia Mancusi, solo per citarne alcuni.
Il mirabile lavoro di Sepe, in realtà, è un punto di partenza collocato lontano nel tempo e nella memoria, che procede seguendo un percorso circolare, che vede il Sepe studente di conservatorio negli anni ’70, venire in contatto con le sonorità jazzistiche, ascoltando il timbro del sax tenore di Coltrane e il suono robusto e graffiato di Barbieri, traendone immediata ispirazione per lo sviluppo di un proprio stile esecutivo.
Ora, il Daniele Sepe, artista maturo, realizza un disco dove pone in risalto, con estrema sensibilità, le caratteristiche esecutive del mentore Barbieri, quali timbro e rilevanza dell’aspetto melodico. Le estremità del cerchio, in questo caso gioventù e maturità, entrano in contatto, e come in un uroboro, si toccano, determinando artisticamente la chiusura dello stesso.
‘The Cat with the hat’, titolo in omaggio al celebre borsalino indossato da ‘El Gato’, si presenta come un lavoro compiuto, dove le molteplici anime musicali, confluiscono con grande naturalezza, in brani che ci parlano di amore e rivoluzione, di America Latina, di Napoli e d’Irlanda, di sguardi sensuali di due ballerini di tango e di ritmi indios dal sapore di manioca, e ancora, di frenesie hard bop e aleatori riferimenti free jazz, il tutto condensato in un linguaggio melodico raffinato, ben ancorato a basi ritmico-armoniche a volte rarefatte e d’atmosfera e altre volte solide e di natura popolare.
Daniele Sepe, in questo modo, realizza magistralmente le premesse iniziali, riuscendo a plasmare un mondo sonoro, prima ancora che musicale, nel quale aleggia lo spirito di Leandro ‘El Gato’ Barbieri, senza però mai mostrarsi completamente, rendendo all’ascoltatore il ricordo della suggestione di un profumo, la memoria di un sapore, dove le vibrazioni del suo sax tenore possiedono la magia intrinseca necessaria per far rinascere un sogno musicale senza tuttavia cadere in comodi atteggiamenti scontati o ancor peggio, didascalici.
Sergio Battista
Foto di copertina Natalino Russo
Daniele Sepe
The cat with the hat
1. La partida (V. Jara)
2. Song for Che (C. Haden)
3. Love theme from Spartacus (A. North)
4. Montilla (D. Sepe var. trad.)
5. Canzone appassionata (E. A. Mario)
6. Los ejes de mi carreta (A. Yupanqui)
7. Io non canterò alla luna (A.Yupanqui)
8. Nunca mas (G. Barbieri)
9. Donne d’Irlanda Mná na h-Éirean (D. Sepe var. trad.)
10. Naranjo en flor (V.Exposito)
11. Odio l’inverno (D.Sepe)
Daniele Sepe sax tenore, sax, quena, voce
Lavinia Mancusi voce (4)
Dario Sansone voce (7)
Roberto Lagoa quena, percussioni, voce (10)
Roberto Colella, Antonio De Luca, Carmine D’Aniello e Luca Casbarro voce
Roberto Trenca cuatro, charango
Diego Moreno chitarra classica
Franco Giacoia chitarra elettrica
Peppe Frana oud
Raffaele Tiseo violini, viola
Stefano Bollani pianoforte (3)
Tommy De Paola pianoforte, rhodes, hammond (brani 1, 2, 4, 6, 7, 8)
Bruno Persico pianoforte (9) rhodes (11)
Piero De Asmundis rhodes (brani 2, 9)
Andres Balbucea rhodes (5)
Alessandro D’Alessandro organetto
Roman Gomez Bandoneon pianoforte (brani 6, 7, 10)
Aldo Vigorito doppio basso
Davide Costagliola basso elettrico
Robertinho Bastos congas, berimbau, talking drum, percussioni
Antonello Iannotta percussioni
Arlen Azevedo percussioni
Nello Arzanese percussioni
Antonio Marascia percussioni
Hamid Drake batteria (brani 1, 2 left side, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10)
Roberto Gatto batteria (2 right side, 11)
Claudio Romano batteria (3)
2019 MVM – distribuzione Goodfellas