Dal 13 al 16 gennaio, sul palco del teatro Lo Spazio di Roma, è andato in scena ‘The Toxic Avenger’, un rock musical che ha il coraggio di essere politicamente scorretto. Con musica dal vivo, ritmo incalzante, inevitabili risate e una buona dose di irriverenza, lo spettacolo conduce lo spettatore oltre i confini della sua stessa trama
Tratto dal film cult di Lloyd Kaufman del 1984 e vincitore dell’Outer Critics Circle Award per il miglior musical off–Broadway, ‘The Toxic Avenger’ arriva per la prima volta in Italia grazie alla compagnia Corepix Italia. Melvin, un nerd bullizzato, di cui Michelangelo Nari veste i panni, viene aggredito e gettato nella spazzatura. Entra in contatto con rifiuti tossici e si trasforma in un supereroe.
Raccontata così, la trama, non sembra avere davvero nulla di originale, ma in questa storia, all’apparenza banale, i personaggi si intrecciano mostrando la luce e il buio delle loro personalità. Nessuno è scontato e, per non rovinarvi la sorpresa, ci limiteremo, per spiegarvi quest’aspetto, ad un esempio: Sara.
Toxie, l’ex nerd diventato supereroe, è innamorato di una ragazza cieca, Sara, per cui è disposto a fare qualunque cosa. Si legge ragazza cieca e, in automatico, l’immagine che si ha, frutto di quello che può essere chiamato pregiudizio positivo, si immagina un bellissimo e aggraziato angelo fragile e delicato, con una sensibilità fuori dal comune, che ha bisogno di essere protetto.
Viene così spontaneo pensare: “poverina”. Sara, interpretata da Eleonora Segaluscio, è sicuramente bellissima e di animo nobile e probabilmente ha i suoi limiti dovuti, appunto alla cecità. Rischia di cadere, inciampare, sbattere contro le colonne, non si accorge dei pericoli, ma il suo non è certo solo un animo nobile e gentile.
Senza alcuna paura di esagerare, vengono messi in risalto i lati di questa ragazza che, prima di essere cieca – disabilità, etichetta, bollino che garantisce l’immunità da tutte le critiche, lasciapassare per ogni difetto, marchio di fabbrica che non permette di giudicarla male – è semplicemente una ragazza. Piena di sensibilità e di materialità.
The Toxic Avenger: uno spettacolo che ogni adulto dovrebbe vedere
Chi salverà il New Jersey dall’inquinamento? Traumaville sopravvivrà? Si può vincere un sistema basato sulla corruzione e sulla mercificazione della donna? L’amore è davvero cieco? Si possono superare le diversità senza scadere nel pietismo?
Queste e molte altre domande cercano la loro risposta in una trama apparentemente ordinaria.
Non è solo la moltitudine di temi affrontati a lasciare senza fiato. Sarà la musica dal vivo che crea l’atmosfera: le evidenti doti vocali di tutti gli attori, la capacità di questi di cambiare in pochi istanti passando da un eccesso all’altro, quella perfetta sintonia fra quei cinque interpreti che in scena portano un numero di personaggi di gran lunga superiore, ai limiti della schizofrenia.
L‘energia dunque non abbandona mai il palco. Sarà anche la scenografia dolby surround, a “elle”, che avvolge. Ogni dettaglio lascia senza respiro, persino quell’esagerazione costante che diventa una caratteristica di pregio.
La compagnia Corepix italia, con ‘The Toxic Avenger’, per la regia di Nicholas Musicco (intervista)), è riuscita a mettere a nudo lo stesso pubblico con una pièce che non ha paura di esagerare anzi, che esaspera volutamente, diventando a tratti anche volgare, con un eccesso che supera i confini del perbenismo sfiorando il cinismo, ma restituendo un’immagine dell’uomo, anche il migliore degli uomini, il supereroe che salverà il mondo, essenzialmente vera e imperfetta.
Eccezionale. Uno spettacolo che ogni adulto dovrebbe vedere.
Flaminia Grieco
Teatro Lo Spazio
dal 13 al 16 gennaio
The Toxic Avenger
Scritto da Joe Di Pietro
Musiche e testi David Bryan
Traduzione e adattamento testi e versi italiani:
Michelangelo Nari e Nicholas Musicco
Regia Nicholas Musicco
con Michelangelo Nari, Angela Pascucci, Eleonora Segaluscio, Matteo Di Lillo e Federico Della Sala
Direzione musicale Fulvio Epifani
Band dal vivo:
Fulvio Epifani tastiere
Claudio Darrigo batteria
Federico Murgia chitarra
Aurelio Tarabella basso
TEATRO LO SPAZIO