Fino allo scorso 22 maggio, il teatro Arcobaleno di Roma ha messo a disposizione il proprio palcoscenico per ‘Tieste’: la poco rappresentata opera teatrale di Seneca ha trovato una nuova vita grazie alla mano ispirata del regista Giuseppe Argirò che ha diretto un cast eccellente realizzando un lavoro di ottima qualità
Nell’antica città greca di Micene, Tieste usurpa il trono che legittimamente appartiene ad Atreo, suo fratello: il gesto porterà all’esilio di Tieste stesso, mentre Atreo manterrà il comando della città. Tuttavia, nei lunghi anni in cui Tieste è via da Micene, Atreo medita una vendetta atroce nei confronti del fratello che, una volta richiamato in patria con la scusa di una riconciliazione, vedrà abbattersi su di sé una furia di incredibile crudeltà.
La drammaturgia dell’antichità ha sempre raccolto a piene mani dei sentimenti più intimi dell’essere umano: nel caso di ‘Tieste’, Seneca ha raccontato una storia che parla di rivincita, conflitti, affetti che finiscono e sete di potere.
A distanza di numerosi secoli, il pubblico è ancora in grado di cogliere perfettamente la psicologia dei personaggi portati in scena e di capire, condividendo o meno, i loro atteggiamenti e i loro scopi.
Tieste: una forma d’arte senza tempo
In questa rappresentazione è tutto sospeso nel tempo e nello spazio: sembra di assistere ad azioni che prendono vita in un contesto onirico e che suggeriscono un mondo ormai estinto ma ancora significativo.
Se da un lato la regia di Giuseppe Argirò mantiene ben viva la solennità dell’opera, dall’altro la staticità che necessariamente caratterizza la messa in scena tende ad appiattire lo spirito teatrale del lavoro senza tuttavia arrecare troppo danno.
Il classico di Seneca è interpretato da attori di primissimo livello tra i quali naturalmente spicca Giuseppe Pambieri, interprete di Atreo, il quale porta sul palcoscenico tutta la potenza e la nobiltà dei personaggi che appartengono alla letteratura teatrale greca antica.
Lo spettacolo, nella sua globalità, è sofisticato ed evocativo e la drammaturgia del passato dimostra di essere stata una forma di arte e di racconto senza tempo che ancora coinvolge ed emoziona.
Gabriele Amoroso
Foto di copertina dal web
Teatro Arcobaleno
dal 20 al 29 maggio
Tieste
di Lucio Anneo Seneca
Adattamento e regia Giuseppe Argirò
con Giuseppe Pambieri, Gianluigi Fogacci, Sergio Basile, Elisabetta Arosio, Roberto Baldassari e Vinicio Argirò
Musiche Vincenzo Incenzo