Fino allo scorso 12 dicembre, il teatro Basilica di Roma ha ospitato ‘Tradimenti’, celebre testo dell’inglese Harold Pinter. Grazie a questa versione messa in scena dal bravissimo Michele Sinisi, il pubblico ha goduto di una rappresentazione di ottima qualità che ben sfrutta una altrettanto solida drammaturgia
Attraverso una lunga serie di flashback compresi tra il 1968 e il 1977, viene ripercorsa la storia di Jerry e Emma, una coppia di amanti clandestini che, attratti da una passione irresistibile, vivono una tresca profonda e pericolosa convinti che Robert, marito di Emma e migliore amico di Jerry, sia all’oscuro di tutto.
In questa splendida messinscena, forte del copione di Harold Pinter che viene rappresentato nella maniera migliore possibile, tutto funziona perfettamente, a partire dalla regia di Michele Sinisi.
Il regista, impegnato in scena anche come bravissimo interprete, costruisce un’azione estremamente particolare nella quale non si riscontra né realismo né simbolismo: si potrebbe quasi parlare di una regia impressionistica.
Gli elementi presenti in scena sono essenziali ed eloquenti allo stesso tempo; Sinisi gioca con una tecnologia semplice che si rivela però molto efficace per merito dello scenografo Federico Biancalani e questa chiave di lettura, sperimentale e sobria, è vincente e adatta alla natura del testo.
Sinisi è accompagnato in scena da altri due ottimi attori: Stefania Medri e Stefano Braschi collaborano con il regista compiendo una missione assolutamente compiuta nella quale la stessa recitazione, di un ottimo livello globale, diventa il valore aggiunto di un lavoro già ottimo.
Nonostante il titolo dello spettacolo sia ‘Tradimenti’, alla fine dell’opera lo spettatore capisce, quasi fosse un’epifania, che nel corso della storia sono in realtà tutti gli aspetti del sentimento amore ad essere rappresentati e analizzati.
Gabriele Amoroso
Foto: Simona Albani
Teatro Basilica
dal 7 al 12 dicembre
Tradimenti
di Harold Pinter
Traduzione Alessandra Serra
Regia Michele Sinisi
con Stefano Braschi, Stefania Medri e Michele Sinisi
Scene Federico Biancalani