Il sud senza speranze
In scena allo Spazio Diamante di Roma il 7 e l’8 dicembre, ‘Trapanaterra’ è uno spettacolo creato completamente dal giovane autore Dino Lopardo, con il tentativo di spiegare cosa significa essere lontani dalle proprie radici e di dare una forma al concetto di nostalgia
Dopo numerosi anni di separazione, due fratelli si incontrano nel loro paese di origine, nell’Italia del sud: il più giovane è sempre rimasto lì, il maggiore se ne era andato in cerca di fortuna. Ne viene fuori una storia di emigrazione come tante che mette i due uomini di fronte a molteplici riflessioni di natura umana, sociale, psicologica e soprattutto sentimentale.
‘Trapanaterra’ è senza dubbio uno spettacolo realizzato con mestiere: ciò che l’autore, Dino Lopardo, vuole comunicare viene compreso chiaramente dagli spettatori e questa rappresentazione, allo stesso tempo delicata e dolorosa, riesce a definire molto vividamente il concetto di nostalgia.
L’immagine del meridione che il copione restituisce è senza ottimismo e pervasa di realtà, si discute chiaramente di speranze disattese, disoccupazione, malaffare e sfruttamento della terra.
Tuttavia, se da un punto di vista drammaturgico il testo parla forte e chiaro – sebbene tanti passaggi siano decisamente ermetici –, la costruzione registica tende a essere per certi versi esagerata e all’interno della messinscena c’è troppo: eccesso di simbolismo, di costruzione e di idee, e in questo contesto i repentini cambiamenti di atmosfera che caratterizzano tutta l’azione tendono a distrarre e infastidire più che suggestionare.
In merito a questo, la scenografia è senza dubbio di fortissimo impatto: composta da elementi dal sapore quasi postapocalittico e sfruttata dagli attori in ogni sua componente, la struttura che occupa il palcoscenico è così prepotente che rischia di diventare la prima cosa che il pubblico ricorderà.
I due ragazzi impegnati sul palco, lo stesso Lopardo e Mario Russo, hanno un’ottima presenza scenica e recitano con un’evidente complicità; in particolar modo Russo riesce a dare al proprio personaggio dei contorni verosimili e convincenti dimostrando un talento naturale da coltivare assolutamente.
Gabriele Amoroso
Spazio Diamante
7 e 8 dicembre
Tarapanaterra
di Dino Lopardo
regia Dino Lopardo
con Dino Lopardo e Mario Russo
musiche di Mario Russo
scene Andrea Cecchini e Dino Lopardo
luci Giovanni Granatina e Dimitri Tetta
supervisione artistica Matteo Cirillo