Lo scorso 19 novembre, presso il Teatrosophia di Roma, si sono concluse le repliche di ‘Trattami bene’; l’opera è un copione inedito di Antonio Mocciola e mette in scena la segreta e perversa storia d’amore tra due stelle del cinema di primissima grandezza: Marlon Brando e James Dean
Marlon Brando e James Dean sono legati da un rapporto al limite del sadomasochismo: Brando è il padrone e Dean è lo schiavo. Quello che tiene insieme i due divi di Hollywood è però una forma di vero e proprio amore, tuttavia, per sopravvivere nello star system degli anni ’50, i due sono costretti a nascondere la propria vera natura sessuale ed è proprio questo che esaspera ancora di più il legame tra i due uomini.
A meno di sei mesi dal controverso “Mors tua”, Antonio Mocciola torna in scena con un’opera riuscita e singolare: ‘Trattami bene’ è un lungo e profondo dialogo tra due attori di Hollywood, Marlon Brando e James Dean, che mostra il dietro le quinte di un mondo idealizzato e affascinante che in realtà, però, soffoca e sottomette chi ne fa parte.
Sono numerose le testimonianze che a distanza di anni hanno svelato la presunta storia d’amore tra Brando e Dean, ma chi ha divulgato il segreto non si è limitato alla sola notizia, ne ha approfondito anche i dettagli, facendo trasparire una coppia unita da una relazione estrema e quasi scandalosa.
Antonio Mocciola dedica a tutto questo un storia concentrata e ritmata nella quale le due star, chiuse in una stanza, si mettono a nudo in tutti i sensi, rendendo manifesta la loro vera identità.
Per quest’opera, la firma di Mocciola si fa diretta e ben definita, seppur sempre connotata da una certa retorica, e lascia intendere come tutte le supposizioni su Brando e Dean avessero un evidente fondo di verità.
Il piccolo palcoscenico del delizioso Teatrosophia non permette di creare rappresentazioni eccessivamente dinamiche e difatti la regista Emilia Miscio non ha molto da inventare per rendere la messinscena movimentata.
Trattami bene: attori coraggiosi
Tuttavia la staticità dell’intera azione si presta bene al clima claustrofobico della trama e permette al pubblico di concentrarsi sui dialoghi e sulla recitazione.
In quest’occasione Antonio Mocciola può fare affidamento su due attori assolutamente validi: Simone Sabia e Manuel Novarini interpretano i propri personaggi con disinvoltura e naturalezza, dando alle figure di Brando il primo e di Dean il secondo dei contorni ben precisi e misurati.
Oltre alla bravura dei due attori non può non essere sottolineato anche il loro coraggio: entrambi i ragazzi si prestano a scene di nudo frontale integrale e Novarini in particolar modo recita completamente svestito dall’inizio alla fine dello spettacolo.
In questo caso Mocciola ha optato per un nudo non irrilevante ma che è anzi funzionale all’intera narrazione, scongiurando il rischio di provocazione e inutilità che in questi casi si corre sempre con troppa leggerezza.
Il pubblico applaude con entusiasmo un lavoro ben realizzato che, così come l’autore tiene a sottolineare una volta calato il sipario, comunica anche l’esigenza di porre fine a uno schema che vede la sessualità come una discriminante nella vita in società e sul lavoro.
Gabriele Amoroso
Teatrosophia
dal 16 al 19 novembre
Trattami bene
di Antonio Mocciola
Regia Emilia Miscio
con Simone Sabia e Manuel Novarini
Musiche e luci Giorgia Caredda
Video e foto Riccardo Dell’Era
Direttore di scena Simona Borrazzo