Essere e diventare
Replicato in Francia da oltre dodici anni, ‘Tutto sua madre’, opera di successo di Guillaume Gallienne, arriva a Roma per il suo debutto italiano: esaltato dall’interpretazione di Gianluca Ferrato, il monologo ricorda come ci si possa divertire anche con estrema eleganza
Guillaume, giovane uomo parigino, racconta se stesso attraverso un lungo monologo che descrive tutti i passi fondamentali della propria vita e della propria identità, compresi quelli più inaspettati.
Caratterizzato da un riconoscibile umorismo francese, il simpatico copione di Guillaume Gallienne si lascia godere nella sua interezza e offre dichiarazioni significative nascoste tra le righe: lo spettatore assiste alla storia di un essere umano che, come tanti altri, compie una crescita assecondata da tempi giusti e modellata da incontri e personaggi determinanti.
La regia di Roberto Piana, per quanto condizionata dalla necessità di costruire tutta la messinscena attorno a un solo attore, e la scenografia di Yasmin Pochat, essenziale ma particolarmente azzeccata per un lavoro del genere, contribuiscono a rendere vivace la natura di tutta la rappresentazione e a conferire un arcobaleno di sfumature che ben si sposano con lo spirito del testo.
C’è tuttavia, nel corso dell’avvicendarsi delle scene, una mancanza di ritmo che porta tutta l’azione ad essere più lunga del dovuto e a perdersi in qualche – seppur raro – momento nel quale il pubblico tende a distrarsi.
È l’interpretazione del bravo Gianluca Ferrato a diventare l’elemento principale della spettacolo: l’attore mette in scena un’anima istrionica e una disinvoltura che gli permettono di recitare con una cifra naturale e brillante allo stesso tempo.
‘Tutto sua madre’ diverte, commuove e crea interessanti interrogativi sulla costruzione della propria identità servendosi di una lecita e sottile atmosfera dolceamara.
Gabriele Amoroso
Teatro Quirino
dal 5 al 10 ottobre
Tutto sua madre
di Guillaume Gallienne
Regia Roberto Piana
con Gianluca Ferrato
Traduzione dal francese Anna D’Elia
Adattamento drammaturgico Tobia Rossi
Costumi Agostino Porchietto
Light designer Marco Boccalero
Scene Yasmin Pochat