Il linguaggio dei sottointesi
Girato in bianco e nero il corto ‘U vattiù – Il battesimo’ (15 minuti) si appresta a descrivere uno spaccato della vita siciliana, quella delle assai note famiglie di mafia. Scritto e diretto da Giuseppe Moschella, ha già ricevuto alcuni riconoscimenti: è semifinalista al Los Angeles Cine Fest, finalista al Second Asia International Youth Shortfilm Festival e al Festival Cinemator (Carros)
Si passa dalla droga agli appalti che vedono riuniti i Padrini, nel giorno del battesimo, inteso come presentazione del figlio di Salvatore alla famiglia. Il padre padrone pretende: il figlio non si presenta alla festa, poiché omosessuale, sebbene il genitore non ci creda. Ma Gino non presenzia alla riunione – quindi davanti ai Padrini – non solo perché è gay, ma soprattutto in quanto non crede in quei valori che loro rappresentano.
I primi piani e la recitazione ci descrivono in modo consono gli stati d’animo e l’inquietudine come l’atmosfera che si respira in quegli ambienti. Il dialogo tra padre e figlio è alquanto risolutivo: il padre lo vuole uccidere; interviene però Angela, la moglie, che a suo modo risolve la situazione.
Il linguaggio adottato è quello dei sottointesi, il quale si addice perfettamente al tipo di ambientazione alla quale si è voluto dare voce: reso anche grazie all’interpretazione marcata e puntuale.
Le scene sono girate tra interni ed esterni di case signorili attraverso attacchi versatili; l’ottima scelta di campo e le carrellate evidenziano la tipica campagna sicula. I primi piani espressivi sono invece seguiti da piani americani e mezzi primi piani. Inoltre, la scelta del bianco e nero e l’attenzione ai particolari, motivano il senso che si è voluto dare al corto e alla condizione sociale borghese.
Annalisa Civitelli
Foto tratte dal cortometraggio
U vattiù – Il battesimo – Film breve
Scritto e diretto da Giuseppe Moschella
con Emanuela Mulè, Giuseppe Moschella, Nando Chifari, Ludovico Caldarera, Paolino Blandano e Alessandro Pennacchio
Aiuto regia Mirna Summa
Fotografia Ugo Flandina
Musiche Diego Spitaleri
Montaggio Rino Pitruzzella
Prodotto da Cammelli e NuovoImaie – 2016