Dal 14 al 19 febbraio scorsi, il teatro Golden di Roma ha avuto in scena ‘Un Amleto’: l’opera è un’interessante rivisitazione di “Amleto” di William Shakespeare e, con la regia di Loredana Scaramella, si trasforma in un elaborato e dinamico lavoro che viene supportato e da un indovinato cast
Nel bel mezzo della quattrocentesca guerra tra Norvegia e Danimarca, il principe di quest’ultima nazione, Amleto, è dilaniato dalle incertezze dopo che suo padre, il re, muore in circostanze violente e inspiegabili. L’infelice principe sospetta del sanguinoso evento l’imperturbabile zio Claudio, fratello del re, che diventa a sua volta legittimamente sovrano. Tra gli atti della lunga tragedia, Amleto avrà modo di chiarire ogni suo dubbio nella maniera più drammatica possibile.
“Amleto” è forse l’opera più nota e amata di William Shakespeare: nel corso dei secoli il lavoro è stato proposto e riproposto in innumerevoli versioni che hanno dato conferma di come la rappresentazione originale sia sempre la migliore.
Questa nuova messinscena, intitolata ‘Un Amleto’, resta molto fedele al copione del 1600 ma, come spesso accaduto anno dopo anno, si offre al pubblico con una veste parecchio azzardata, sebbene ben strutturata e ispirata, che si ritrova a fare i conti con aspetti sia positivi sia negativi.
A fronte di un cast di attori ottimi (davvero notevole il protagonista Giacomo Faccini) la regia della sempre brava Loredana Scaramella lascia piuttosto perplessi: la mano della direttrice si lascia trascinare da un vortice di eccessi che finiscono col far assomigliare lo spettacolo a un lavoro dalle atmosfere sperimentali.
Un Amleto: luci e ombre
L’intera rappresentazione è connotata da una costruzione che spesso va molto in là nel dinamismo e nelle invenzioni e che, a opera conclusa, lascia nello spettatore un indefinibile senso di troppo.
La Scaramella sembra voler andare alla ricerca di soluzioni che rendano la tragedia più viva, più immediata e più chiara ma l’operazione si rivela a tratti senza peso, dal momento che, come in tutti i capolavori di Shakespeare, l’essenza principale dell’azione è racchiusa interamente nei dialoghi e nella psicologia dei personaggi.
Tuttavia, il lavoro di Loredana Scaramella mostra un pensiero valido e ben definito alle spalle dell’intero dramma, e una versione così articolata e mobile può affascinare, e molto, gran parte della platea, soprattutto quella composta dagli spettatori più giovani.
Questo ‘Un Amleto’ è dunque un’occasione che per alcuni versi può apparire sprecata ma che permette all’eccellente cast di esprimersi con particolare credibilità e che, senza dubbio, non annoia mai.
Gabriele Amoroso
Foto: Domenico Di Ruocco
Teatro Golden
dal 14 al 18 febbraio
Un Amleto
di William Shakespeare
Regia, traduzione e adattamento Loredana Scaramella
con Mauro Santopietro, Laura Ruocco, Giacomo Faccini, Antonio Tintis, Matteo Milani, Angelica Pisilli, Antonio Frazzoni, Francesco Zaccaro, Alessio Romano, Andrea Hegedus, Marco Alberto Marchetti e Mattia Ranaldo
Collaborazione al testo Giacomo Faccini
Costumi Giulio Benvenuti
Aiuto regia Emma De Nola
Assistente alla regia Mattia Ranaldo
Foto e video Domenico Di Ruocco
Grafica Giulia Galleasso
Luci e fonica Davide Di Francescantonio
Movimenti scenici e coreografici Alberto Bellandi e Laura Ruocco
Assistenti all’allestimento Derli Do Rosario Soares e Fabio Aricò
Amministrazione Patrizia Spagnoli
Produzione A.T.P.R Associazioni Teatri Per Roma per GOLDEN ACTORS