Un’identità nascosta
Un segreto nascosto per trentacinque anni, con la speranza di non essere mai svelato. Ma la verità viene alla luce all’improvviso grazie a un innocente bambino che ha la sola colpa di essere venuto al mondo
“E vivere quell’istante che le parole non possono raccontarti.”
Ambientato in Francia, ‘Un lupo nella stanza’, condivide con il lettore il dramma che vive una donna dopo aver scoperto che le origini di suo figlio non sono pure. Alban ha solo cinque mesi quando appaiono sulla sua pelle delle piccole macchie. Per sua madre è l’inizio di una tragedia: non sa cosa fare, ha perfino paura di confidarsi con il marito, e dopo diverse ricerche scopre che il bimbo è un meticcio.
Questo avvenimento cambia completamente la vita della donna, poiché non riesce ad accettare la situazione. Inizia così una lotta contro il proprio figlio: non se ne prende cura, lo abbandona sempre di più a se stesso, ed è perfino pentita di aver partorito.
La protagonista precipita ogni giorno di più nella follia, la sua paura diventa ossessione; mette in discussione il suo ruolo di madre, l’amore di cui è stata privata di fronte alle molte bugie emerse dopo tanti anni.
Durante il racconto conosceremo le sue riflessioni: viaggeremo nel passato attraverso i suoi ricordi, assisteremo ai suoi cambiamenti personali e alla sua evoluzione sentimentale, senza mai conoscerne il nome per scelta dell’autrice Amélie Cordonnier, giornalista e scrittrice francese.
“D’altronde si può perdere l’appetito, la testa. Perché non anche l’amore?”
Leggendo la prima parte de ‘Un lupo nella stanza’ tuttavia si può essere tratti in inganno: si può pensare, in effetti, che la narrazione si concentri su un viaggio interpersonale, un ritrovarsi della protagonista con le sue vere origini, per accettare un passato mai conosciuto.
Ciò nonostante, andando avanti con la lettura, nella seconda parte del testo, ci si rende conto che la donna ha perso la sua identità con un comportamento patetico e superficiale – che cercherà di riscattare nel tempo –, lasciando il lettore sconvolto e incapace di giustificare il suo atteggiamento.
La vicenda è raccontata da una donna di trentacinque anni, sposata con un uomo che ama, e madre di due bambini: Esther e Alban. Lei mette al centro della storia la sua figura femminile, un’insegnate di letteratura in un liceo, e approfitta di questo escamotage per arricchire le sue pagine con citazioni dei classici della letteratura mondiale, come “La Metamorfosi”, di Franz Kafka, libro con il quale l’ignota protagonista si confronterà diverse volte.
‘Il lupo nella stanza’, tradotto da Francesca Bononi per NN editore, vanta una scrittura intensa e inoltre ci mette di fronte ad una problematica sempre più frequente, quella del razzismo, nonostante la modernità, la libertà e la giustizia di cui orgogliosamente ci vantiamo in questa epoca.
Agnese De Luca
Biografia
Amélie Cordonnier, giornalista e scrittrice francese, è responsabile della sezione culturale della rivista “Femme Actuelle”. Ha esordito con “L’amore malato” (Gremese 2020) e “Un lupo nella stanza” è il suo secondo romanzo.
Amélie Cordonnier
Un lupo nella stanza
Traduzione Francesca Bononi
Editore NN Editore
Genere Romanzo
Collana Stagione 2021
Edizioni 2021
Pagine 256