Nell’ambito dell’evento promosso dal Teatro Vittoria sulla sostenibilità ambientale “Una goccia nel mare? Sì, ma tante gocce fanno il mare”, è andato in scena, dal 14 al 19 dicembre, ‘Un pianeta ci vuole…c’è nessuno?’ nato da un’idea di Daniele Ronco. Lo spettacolo punta il faro sulle scelte dell’individuo che, pur essendo solo una goccia nel mare, ha il potere di influenzare le sorti dell’intero mare di cui è parte
In una scenografia multimediale, in un luogo indefinito e sospeso nel tempo, sonnecchia un uomo semplice. Il sonno di Pino, muratore qualunque senza decisioni importanti da prendere nel breve termine, viene interrotto da una strana creatura arrivata dal futuro, Kesedaran, in malese consapevolezza. È proprio la consapevolezza a disturbare quel sonno e quella vita che prima scorreva leggera, in assenza di qualunque responsabilità che andasse aldilà delle mura domestiche, della famiglia in senso stretto.
Trasporto. Alimentazione. Sovraffollamento. Ma non solo. Consumismo. Individualismo. Status. Apparenza. Perdita dei valori. Si può essere d’accordo o meno con i temi affrontati da Kesedaran, con le sue teorie e con le sue previsioni sul futuro, un futuro che ha visto e di cui si rende testimone.
Pare quasi di vederle, le scene che descrive, non sembrano neanche così lontane nel tempo. Sono incerte, e che ci si ritrovi d’accordo o meno con quel che si vede, è impossibile negare che, metaforicamente, le stesse siano una descrizione dell’oggi e, forse, anche dello ieri. Senza alcuna fatica si può immaginare come possano caratterizzare anche un domani.
Nell’aria, una triste rassegnazione. Nell’aria, non si sente alcun profumo di incombenza.
“Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fin tanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. (Gandhi)
Un uomo comune dunque si trova ogni giorno di fronte a scelte il cui impatto può essere devastante. Se ogni uomo medio cominciasse a distinguere consapevolmente, forse, proprio quel mondo di cui ogni altro uomo qualunque si lamenta in continuazione potrebbe migliorare.
Ma nell’individualismo generale, ogni uomo qualunque prende singole decisioni pensando che le stesse non abbiano importanza, deresponsabilizzandosi e considerando così l’onere come un prezzo da pagare troppo alto a fronte di tanti uomini comuni che non ne portano il peso. Ogni uomo medio guarda gli altri uomini come lui prendere decisioni e compiere azioni egoistiche, contrarie all’etica, antisociali, devastanti e giudicando il comportamento altrui giustifica il proprio, convincendosi di non poter, da solo, far la differenza.
Mentre Pino viene guidato verso la consapevolezza, la quarta parete viene più volte infranta: la confusione del protagonista si confonde con quella di chi lo osserva, di chi lo ascolta, del malcapitato a cui si rivolge. Il pubblico diventa giudice e imputato, si interroga, si colpevolizza, punta il dito e si batte il petto.
La platea percorre la strada insieme a Pino e, a fine spettacolo, con la testa piena di interrogativi, si spera esca con la convinzione di non essere solo una goccia nel mare ma di essere una goccia in grado di mutare le sorti di quel mare con ogni singolo comportamento.
L’energia della recitazione di Ugo Dighero e Daniele Ronco in ‘Un pianeta ci vuole…c’è nessuno?’ scuote gli animi incomprensibilmente. L’atmosfera è sospesa nel tempo e nello spazio, i suoni richiamano qualcosa di non umano: la tecnologia la fa da padrona eppure, la multimedialità viene usata per mettere a nudo la limitatezza dell’uomo e la sua vulnerabilità, nonostante le manie di onnipotenza dietro a cui si cela.
Si entra come spettatori e si esce con la cognizione di essere attori. Attori del cambiamento che tutti noi vorremmo, contro tutto ciò che tutti noi critichiamo. Coscienti di scegliere anche nel momento in cui non scegliamo perché, se non ci rendiamo partecipi della trasformazione che vorremmo, automaticamente saremo complici della devastazione che non contribuiamo ad evitare.
Flaminia Grieco
Teatro Vittoria
Un pianeta ci vuole…c’è nessuno?
dal 14 al 19 dicembre
da un’idea di Daniele Ronco
Drammaturgia Ugo Dighero, Marco Melloni e Daniele Ronco
con Ugo Dighero e Daniele Ronco
regia Luigi Saravo
Costumi Teresa Musolino
Aiuto scenografo Roberto Lenti
Scene e luci Jacopo Valsania
Videomaker Francesco Calabrò
Produzione Mulino Ad Arte