Poesie dall’impegno civile
Due autrici scelgono di compiere un viaggio poetico comune attraversando gioie e sofferenze del proprio tempo: dare voce al dolore altrui è sentirsi parte attiva dell’umanità, parte attiva del mondo
Realizzare una raccolta bilingue italiano/spagnolo a quattro mani non è affatto semplice. Bisogna che i poeti coinvolti abbiamo una sintonia e che le traduzioni siano curate nel dettaglio. Elisabetta Bagli, autrice e traduttrice, e Claudia Piccinno, autrice e docente, unite da una profonda amicizia e stima professionale, hanno dato voce al loro sentire con il libro ‘Versos cruzados/Versi al crocevia’, un viaggio poetico comune, pubblicato dalla casa editrice argentina Editorial Dunken.
Mirta Praino, che ha curato la prefazione, ci parla di una sensibilità sottile come quella di un vaso di cristallo: in effetti le due autrici affrontano tematiche attuali, spesso drammatiche, e descrivono in versi la violenza di genere, la realtà dei bambini soldato, la guerra, l’esclusione sociale, l’autismo, ma anche l’amore, la pace, il rispetto. Troviamo sentimenti contrastanti, intimi pensieri di respiro universale, un canto che procede spedito nell’autenticità del linguaggio.
Tra Elisabetta e Claudia emerge una perfetta intesa espressiva, si muovono in un dialogo che alterna poesie in italiano con traduzione in spagnolo della stessa Bagli. Elisabetta apre la raccolta con una lirica potente in cui “affanni e incertezze convergono”, nella vita che si manifesta proprio con l’immagine del sangue nelle vene. Claudia risponde con “Il cielo di domani”, una poesia in cui gli oggetti sono intrisi di polvere e sogni e raccontano delle persone incontrate, dei momenti vissuti e condivisi.
Molto toccante la dedica di Elisabetta Bagli a Kim Phùc con “La bimba di Trang Bang”, che a nove anni fu fotografata nuda e in lacrime dopo un bombardamento al napalm: “A voi, io dico: abbandonate i mitra/sulla sabbia insanguinata/ disattivate il napalm/che ancora brucia sulla pelle”. Così come è commovente la poesia di Claudia Piccinno “Davide è il tuo nome” che racconta le difficoltà di un bambino affetto da autismo, escluso dalle attività con i suoi coetanei: “Davide è il tuo nome, non sei per me diagnosi/né variante o falla di architettura genetica”.
Un viaggio poetico comune
Un lavoro ben strutturato
Poesie come testimonianza, come voce di chi non ne ha, a volte grido nel silenzio dell’indifferenza. Le poesie di Elisabetta Bagli e Claudia Piccinno scuotono il lettore, lo portano a interrogarsi, a pensare, ad essere parte attiva del mondo. Un ruolo centrale hanno le donne, i bambini, gli ultimi, i dimenticati.
Possiamo dire che ci troviamo di fronte a poesie di impegno civile, che riflettono le condizioni difficili dell’umanità più fragile. Pur se con stili diversi le autrici si tendono la mano, compiono un viaggio creativo comune, abbracciano il dolore altrui e si fanno portavoce di accoglienza, ascolto, dialogo.
Un lavoro ben strutturato che ha richiesto sicuramente un confronto costante e spirito di condivisione. Perché ciò che avviene intorno a noi, lontano o vicino che sia, ci riguarda. Bagli e Piccino ci dimostrano che la poesia può essere uno strumento efficace per discutere di temi delicati e purtroppo sempre attuali. Porsi domande è importante, restare impassibili di fronte a certi drammi non è concepibile.
Michela Zanarella
Biografie
Elisabetta Bagli
È nata a Roma e vive a Madrid. È traduttrice, operatrice culturale, corrispondente radiofonica, scrittrice, editorialista e saggista, rappresentante di numerose associazioni culturali italiane e internazionali. Il suo lavoro ha ricevuto premi internazionali ed è stato tradotto e pubblicato in diverse lingue. È autrice di libri di poesia, libri di racconti, una fiaba, articoli e saggi per giornali e riviste. Nel 2019 le è stata conferita dal Foro Femenino Latinoamericano de Mar del Plata Argentina la “Distinción mujer destacada en la cultura”. L’Ambasciatore italiano Stefano Sannino le ha conferito il “Premio all’Italianità per la Cultura 2019”. A luglio 2020 le è stato conferito il “Naji Naaman Literary Prize 2020” in Libano.
Claudia Piccinno
È nata nel Sud Italia, si è trasferita nel Nord del Paese dove vive e insegna in una scuola elementare. Presente in più di cento antologie, anche all’estero. È direttrice del World Festival of Poetry per l’Europa. Ha ricevuto premi in importanti concorsi di poesia nazionali e internazionali. Nel 2017 il premio “World icon for peace” in Nigeria è stata ospite speciale per l’Europa al Festival delle donne di Istanbul. Ha vinto il “Premio letterario Naji Naaman 2018”, in Libano. Le conferirono “l’Ape d’Argento 2019” per meriti culturali (Castel Maggiore – Bologna). Ha scritto numerosi saggi critici e ha tradotto un gran numero di autori dall’inglese all’italiano.
Elisabetta Bagli – Claudia Piccinno
Versos cruzados / Versi al crocevia
Editore Dunken
Genere Poesia
Edizione 2021
Pagine 81