Dopo dieci anni ottiene finalmente l’autorizzazione per la sua produzione e commercializzazione. È la terza sfumatura al mondo ad essere stata scoperta, successivamente al blu di Prussia e al cobalto e non è nociva. Insomma, parliamo di una nuova nuance dalle caratteristiche peculiari, la quale è stata immessa sul mercato con il nome di ‘Bluetiful’, la tonalità atossica
Solo nel 1802 il fisico francese, Louis Jacques Thenard, scoprì il pigmento color blu cobalto. Oggi, dopo duecento anni circa, si parla di un’altra rivelazione nel campo delle tinte: ‘Bluetiful, la tonalità atossica’.
Denominata YInMn (o Mas Blue) è una nuova sfumatura di blu. Scoperta nel 2009, da un anno a questa parte le fonti ne diramano l’esistenza. Questa tonalità è la prima ad essere stata scoperta nel laboratorio del chimico Mas Subramanian all’Oregon State University.
Individuata dallo studente Andrew Smith, nasce da un vera miscela di ossidi di ittrio, indio e manganese, metalli combinati a ossigeno.
Bluetiful: la sua scoperta
Si era partiti da uno studio di una fibra ad alta conducibilità elettrica ma per un errore durante l’esperimento – la temperatura in forno a 1200 gradi – ha preso vita questo nuovo colore, che è stato battezzato, appunto, con il nome di ‘Bluetiful’.
Lo stesso Subramanian asserisce che “Il colore è parte dello spettro, tecnicamente non si può scoprire. Si può però scoprire un materiale che è di un determinato colore“. Ebbene, questa nuance di blu, essendo ottenuta da alte temperature è ritenuta stabile.
Non modifica affatto il suo aspetto se sottoposta a illuminazione intensa, non reagisce quindi se scaldata o raffreddata oppure mischiata con acqua e altre sostanze acide. Dunque gli elementi di cui è composta la tinta YInMn blu assorbono quasi completamente luce rossa e verde e assimilano grandi quantità di raggi ultravioletti.
Il Mas Blue è un colore perfetto
Inoltre, considerato un pigmento inorganico complesso – non esiste in natura – è atossico, a differenza del blu cobalto e di Prussia, mentre l’oltremare deriva, per esempio, dai lapislazzuli estratti dalla miniera dell’odierno Afghanistan. Per di più ha ottime capacità rifrattive tanto da diminuire le temperature delle superfici di tutti gli oggetti colorati con questa tonalità. Di conseguenza il blu YInMn è perfetto sia per verniciare macchine e case, sia per restaurare dipinti.
Dieci anni dopo, il blu intenso e brillante ottiene le autorizzazioni idonee per la sua produzione e commercializzazione, una volta testato il grado di tossicità e ottenuta l’approvazione della “Food and Drug Administration”. La Crayola, nota azienda di pennarelli, ha deciso quindi di creare le matite color YInMn (dalla fine del 2017) e, dunque, la scoperta è tornata a far parlare di sé tra gli addetti ai lavori.
Per l’occasione è stato indetto un concorso rivolto ai bambini inglesi e americani terminato già da tempo. I piccoli hanno così avuto la possibilità di scegliere un nome adatto al YInMn. Sfumatura che, inoltre, per essere introdotta sul mercato deve essere riconosciuta da un codice che ne specifichi al meglio le sue caratteristiche, oltre che certificare l’atossicità.
In effetti, sin dall’antichità la ricerca di un blu stabile e non pericoloso è andata avanti dall’epoca degli Egizi, dei Maya e della dinastia cinese Han. Solitamente il blu è sempre stato considerato instabile, in quanto tende a degradarsi, mentre i blu stabili sono pieni di insidie: il blu cobalto è cancerogeno, il Prussia invece velenoso (emetteva cianuro) e, scoperto nel 1706 dall’alchimista Johann Dippel, non ha risolto il problema di un colore affidabile. L’oltremare, al contrario, molto prezioso, è una sfumatura naturale che terrà così compagnia al puro YInMn blu, perché privo dei pigmenti neri o bianchi.
Annalisa Civitelli
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