Una poetica in chiave elettro–pop
Xavier Pompelmo, in questo primo lavoro, ha il merito e il coraggio di proporre tematiche di una certa profondità esistenziale. Si pone delle domande, che un uomo della sua generazione è lecito si ponga, in un percorso dove la certezza della provenienza, a volte, si scontra con l’incertezza dell’andare
L’8 novembre 2019 è uscito
‘Valanghe’, il
disco d’esordio del
giovane cantautore romano (
Davide Bastolla, il suo vero nome), conosciuto nell’
ambiente musicale grazie al suo lavoro di regista, visual artist, illustratore, animatore e come
fondatore dello
studio di effetti visivi:
“Bastanimotion”.
In qualità di
regista e visual artist, ha ideato e realizzato
numerosi videoclip divenuti
virali: cura l’
animazione di
“Tengo il respiro” di
Rancore & dj Myke, e la regia e l’animazione di
“Ipocondria” di
Giancane feat.
Rancore,
primo video musicale disegnato per intero dal
fumettista Zerocalcare.
Per questi due lavori, Pompelmo riceve
due nomination al
Premio PIVI 2018 (
MEI): sia per “Ipocondria” sia per il video
“Che effetto fa” dei
kuTso.
Pompelmo, quindi, possiamo considerarlo un
creativo, o se vogliamo, un
artista a tutto tondo. Da sempre nel
mondo dei suoni e delle immagini, ha il pregio di
raccontarci storie mai banali,
lontane da un
linguaggio scontato che occhieggia ad un mercato commerciale di bassa levatura.
‘Valanghe’ è certamente un
lavoro interessante, articolato in
otto tracce, che ripercorre, come in un diario,
momenti significativi del
trascorso dell’autore: il calore della famiglia; il tempo che passa inesorabile; la crescita con i suoi pro e i suoi contro; l’inadeguatezza del vivere.
Musicalmente, l’opera respira in un
ambiente elettro–
pop con un’
esaltazione delle
basse frequenze che
richiamano alla mente
sonorità drum’n bass. La
voce di Pompelmo, guidata da
linee melodiche raffinate ed originali, si esprime con
sicurezza e con un
timbro coerente con l’impalcatura musicale.
Al pari dell’
aspetto sonoro, risulta
molto ricercata anche la
poetica di Pompelmo e misurata la sua esposizione. Il
tema del quale Pompelmo ci rende partecipi gira principalmente intorno alla
malinconia di ciò che è stato, e di ciò che poteva essere e non è stato.
Il
peso di vivere viene espresso nel brano
“Macigno con le gambe”, oppure il
ricordo nostalgico del passato e un attuale
senso di inadeguatezza in
“Uccelli gialli”; in
“Nebulosa” invece l’autore ci parla a suo modo di un
amore con tante
sfaccettature.
Pompelmo, in questo
primo lavoro, ha il merito ed il
coraggio, di proporre
tematiche di una certa
profondità esistenziale. Si
pone delle
domande che un uomo della sua generazione è lecito si ponga, in un
percorso dove la
certezza della provenienza, a volte, si scontra con l’
incertezza dell’andare. Dai
dubbi nei quali si sprofonda, quindi, solo un’
analisi accurata e l’
audacia riescono a
tirarci fuori e a
rimetterci in marcia.
‘Valanghe’ è dunque da
considerare un
buon punto d’inizio per la
carriera musicale di Xavier Pompelmo: l’autore dimostra, con una certa sicurezza, di saper esprimere, attraverso l’
espressione musicale, i
tormenti interiori con profondità, sensibilità ed eleganza.
Pompelmo pertanto svolge il compito
senza compiere la
nefasta operazione di
banalizzare i moti dell’animo né
semplificare, con superficialità, ciò che semplice non è.
Sergio Battista
Xavier Pompelmo
Valanghe
- Canti di balene
- Nebulosa
- Uccelli gialli
- Chimera
- Che la natura aspetti
- Macigno con le gambe
- NEON BLU
- Spediscimi sulla luna
Testi e musiche:
Xavier Pompelmo
Distribuzione:
Ditto Music
Edizioni:
Cyberatica Edizioni Sas