Fino al 13 marzo, il teatro Parioli di Roma ha offerto il proprio palcoscenico a ‘Variazioni enigmatiche’: il testo di Eric-Emmanuel Schmitt, profondissimo e misterioso, è un duello psicologico tra due uomini adulti e apparentemente risolti che hanno condotto vite molto singolari. In scena, nei panni dei protagonisti, due grandiosi Glauco Mauri e Roberto Sturno
Quando Abel Znorko, premio Nobel per la letteratura, accetta di essere intervistato dal giornalista Erik Larsen in merito all’uscita del proprio ventunesimo romanzo, il secondo si reca presso l’abitazione dello scrittore che da anni, in completa solitudine, vive in una piccola isola nel mare della Norvegia. Ben presto diventa chiaro come le domande di Larsen non cerchino risposte sull’ultima pubblicazione di Znorko ma un altro tipo di verità che, in un angosciante crescendo di tensione, verrà fuori.
In un’azione che dall’inizio alla fine è particolarmente statica, Glauco Mauri e Roberto Sturno diventano due giganti: entrambi i fantastici attori padroneggiano le battute e l’intera trama della storia con una disinvoltura e un’infinita varietà di emozioni che lasciano il pubblico meravigliato.
I due interpreti sono aiutati in questa loro prestazione magnifica da un testo altrettanto eccezionale nel quale il sentimento, l’ironia e la psicologia si fondono perfettamente: Eric–Emmanuel Schmitt ha firmato un lavoro accattivante che mai perde il proprio ritmo tra i numerosi dialoghi.
Il copione, che scena dopo scena si tinge di atmosfere da giallo, è ricco di circostanze nelle quali le caratteristiche più complesse dell’animo umano vengono lasciate trasparire tra le righe con un linguaggio raffinatissimo e preciso.
Persino la scenografia è pressoché perfetta all’interno di questa rappresentazione: in una suggestiva penombra, i colori predominanti sono il verde e il viola scuro che accentuano la natura drammatica dell’opera facendo risaltare ancora di più tutti quei brevi e fulminanti frangenti quasi comici che sono disseminati lungo tutto lo spettacolo.
‘Variazioni enigmatiche’ è un’opera di serie “A” che, proprio per questa sua altissima qualità, non può che essere messa in mano ad attori e registi di primissimo livello e Glauco Mauri e Roberto Sturno, diretti dal sapiente Matteo Tarasco, non falliscono in nessun modo la missione.
Gabriele Amoroso
Foto: Manuela Giusto
Teatro Parioli
dall’8 al 13 marzo
Variazioni enigmatiche
di Eric–Emmanuel Schmitt
Regia Matteo Tarasco
con Glauco Mauri e Roberto Sturno
Traduzione e adattamento Glauco Mauri
Scene e costumi Alessandro Camera
Luci Alberto Biondi
Musiche Vanja Sturno
Produzione Compagnia Mauri Sturno