Il gioco della fantasia
“La vita intera è a senso unico e converge inutilmente con una grande quantità di altre vite, incrociandole in milioni di X che alla fine coprono il cielo di un’esistenza come un immenso intreccio di paglia nera.“
Questo inverno lasciamoci incantare da Ugo Mauthe e il suo nuovo libro: ‘Vento Lupo e altre nove improbabili storie’. L’autore, anche in questo suo ultimo volume, mantiene il suo lo stile poetico e suggestivo, che i lettori riescono a cogliere con facilità
Abbiamo conosciuto l’autore grazie a una silloge poetica, “Il silenzio non tace”, caratterizzata dalla forma breve ma efficace. In questa occasione si presenta con una raccolta di dieci racconti, frutto della fantasia e di un flusso di parole alquanto peculiare.
Il libro di Ugo Mauthe si apre con “Vento lupo”. Dallo stile leggiadro e metaforico, “Vento lupo” narra di un sogno di un bambino, il quale si lascia incantare dalla voce del vento e dalla sua notturna atmosfera.
Da sottolineare che qui lo scrittore si distacca dai successivi scritti per lo stile narrativo adottato: “Vento lupo” si caratterizza infatti per le suggestioni che dona al lettore e per la poesia in sé.
A questa storia fantastica, la migliore, seguono altre nove avventure in cui, in un quadro del tutto stravagante, si inseriscono le abitudini giornaliere di noi umani.
“Paglia Nera”, per esempio, dà vita a un monologo di una signora perseguitata dall’abitudine, mentre “Un incontro” delinea l’assurdo incontro, appunto, tra la cornacchia e un uomo.
La sbadataggine moderna delle persone, sempre di corsa e distratte, è ben rappresentata in “Zapping” e ne “L’ultimo soldato” si ricorda la guerra e quanto siano importanti i ricordi.
La lettura risulta abbastanza scorrevole e con tale certezza “Butterfly” cattura il nostro animo, come uno sguardo tra milioni di passanti in una notte scura. “Zio Simmi” e “Un fatto misterioso” descrivono l’uno, un uomo con una strana capacità personale, l’altro, un artista che ha interpretato molto bene il suo pezzo.
“On/Off” e “Il tatuaggio” chiudono ‘Vento Lupo e altre nove improbabili storie’ attraverso una scrittura che gioca con i pulsanti di acceso e spento delle radio e infine, il paragone tra il nero e il buio ci guida con stupore verso l’incontro con il bianco.
“Odia pure il tuo destino, sai quanto gliene importa. Tu fai progetti e lui ti pianta in asso. Il destino è come un amore che ti pianta in asso, sissignore. Nient’altro, niente di più e niente di meno. Il destino è una gigantesca persona fatta di tutte le persone con cui parli, lavori, cammini, mangi, dormi, fai l’amore, litighi, vivi e perfino muori. E c’è chi pensa di padroneggiarlo”.
Mauthe, per i suoi racconti, si avvale della quotidianità, delle nostre consuetudini e di alcuni oggetti che ci appartengono, per dar vita alla sua immaginazione. L’autore scrive storie inaspettate e inspiegabili, nelle quali inserisce personaggi all’apparenza normali, ma comunque capaci di reagire in modo inaspettato alla situazione descritta.
Andare a fare la spesa, passeggiare di notte in una città illuminata, fare ginnastica, una lettera, un tatuaggio sono solo alcuni degli spunti che diventano i soggetti, i protagonisti mossi all’interno di un mondo utopico fatto di parole che si susseguono come soffi di vento.
Il linguaggio è chiaro: i periodi sono semplici e, la maggior parte delle volte, le azioni si compiono in una sola scena. ‘Vento Lupo e altre nove improbabili storie’ dunque si dimostra un’opera molto originale che riesce a far volare la nostra inventiva, ravvivando la nostra monotonia con un pizzico di incanto.
Un libro adatto a tutti, anche per i più giovani.
Agnese De Luca
Biografia
Ugo Mauthe è un pubblicitario con una lunga esperienza da copywriter, direttore creativo e docente di comunicazione. Nel 2017 con la fiaba “Sem fa cucù” ha vinto il contest “Racconti nella Rete”, inserita poi all’interno di un volume edito da Nottetempo. Ha pubblicato il romanzo “Qunellis” e la raccolta poetica “Minuziosa sopravvivenza”. Ha ottenuto riconoscimenti in vari concorsi, fra cui Albero Andronico; Argentario; Bukowski; Pietro Carrera; Città di Castello; Città di Cattolica; Fiabastrocca; Giovane Holden; Carlo Levi; Il Meleto di Guido Gozzano; Lorenzo Montano; infine, Andrea Torresano.
Ugo Mauthe
Vento Lupo e altre nove improbabili storie
Edizione Ensemble
Editing e correzione di bozze Ignazio Pappalardo
Progetto grafico Livresse
Collana Officina
Genere Narrativa
Anno 2020
Pagine 102