Presentata il 23 marzo scorso al Quirinetta di Roma, l’ultima fatica dell’ensemble musicale disegna arie assai variegate: ‘Vive le vie’. Il CD si presenta orecchiabile all’ascolto ma soprattutto spiccano la versatilità di suoni e le poliedriche capacità interpretative delle voci, che creano una sorta di storia poetica e sensoriale nel celebrare la vita
“Esiste un uccello che da solo si rinnova e si riproduce. Vive ne di frutti ne di erbe ma di lacrime di incenso e di succo di cardamomo“
Si apre con questo verso, “La Fenice”, il disco de Le Cardamomò ‘Vive le vie’. Uscito lo scorso 6 aprile con l’etichetta indipendente Bassa Fedeltà, si compone di quindici tracce che inducono l’ascoltatore a scovare un posto nel proprio immaginario per sognare: nove sono i brani originali che vanno a unirsi a una cover e a cinque testi narrati.
“Fiesta de los Muertos” dai ritmi manouche, tocca le nostre corde carezzandole. L’atmosfera danzereccia è invitante: i vocalizzi morbidi ne caratterizzano l’insieme, le cupe sonorità iniziali, invece, avanzano trasformandosi poi in qualcosa di più rapido, in cui l’organetto, gli archi e la tromba protagonisti rendono giustizia all’esecuzione del brano.
“Frenesia” è un’incursione di desiderio. Cantata in spagnolo simula un tango rapido e sensuale al tempo stesso. La fisarmonica interviene saltellante.
“En silence” , la quinta canzone, arriva leggiadra come l’aria: le corde pizzicate e l’organetto sono un accompagnamento sublime. La voce è fluida, canta in francese. Dai ritmi lenti e rapidi mantiene un equilibrio che richiama un walzer accelerato.
“Man and the moon” cantata in inglese è prettamente fondata su sonorità guizzanti unite a brevi pizzicati e suoni ondeggianti. Una ballata simbolo dei Paesi del Nord, in cui si danza magicamente nei vasti prati, chiamando la Luna a sé e desiderando qualche miracolo.
“Ritorno all’uno” l’ottavo pezzo, è un binomio di voci: Ivan Radicioni, l’unica presenza maschile dell’ensemble, ha un controcanto da parte di Antonia Harper. E’ un quadro medioevale dedicato al satellite bianco. Ci si specchia lasciandosi trasportare dal suadente insieme delle note.
“Chat noir”. Qui si ritorna in Francia. Ai classici suoni di corde e di tasti che fanno eco alla tanto conosciuta colonna sonora di Ameliè. I campanelli riportano invece a un carillon che gira, gira e gira, mentre i gorgheggi chiudono il brano acustico delicatamente.
“Play”. Le note sono lente e rapide al contempo. La voce mantiene la linea sonora senza perdere concentrazione alcuna. La miscellanea di suoni crea un equilibrio con la voce, che delinea una spiccata versatilità dei toni ottima.
“Armonia” è il dodicesimo brano. Possiamo benissimo trovarci in Spagna per un flamenco caliente. Cantata in spagnolo traduce le richieste d’amore romantiche e vogliose. Sembra di assistere a una storia costruita grazie alle evidenti capacità delle due voci del gruppo.
“Affonnosa Lena”. L’atmosfera medioevale è un dolce richiamo. Il brano cantato in italiano denota anch’esso saltelli di note dinamici, tra lentezza e rapidità.
“Passacaglia della vita”. Chiude il lavoro de Le Cardamomò riprendendo una forma musicale spagnola. La stessa frase ripetuta più volte è accompagnata dal solo violino. Termina con note più ritmate in cui anche la tromba fa la sua comparsa.
“L’uccellino e la rosa”, “La luna”, “Due creature distinte” e “Nascere non basta” sono inframmezzi parlati e poetici, messaggi di vita.
Con ‘Vive le vie’ si vive, infine, un omaggio al folk in tutte le lingue. Antonia Harper (voce e violinista), Gioia di Biagio (organettista e glockenspiel), Marta Vitalini (attrice, percussionista, polistrumentista e suonatrice di organetto) e Ivan Radicioni (fiati e chitarra), dunque, arrangiano acusticamente e in maniera sublime il loro terzo album tra lirica, violino, organetti, chitarra e tromba. Un dono alla vita e alla rinascita.
Annalisa Civitelli
Le Cardamomò
Vive le vie
1. La fenice
2. Fiesta de los Muertos
3. Frenesia
4. L’uccellino e la rosa
5. En silence
6. La Luna
7. Man and the moon
8. Ritorno all’uno
9. Chat noir
10. Play
11. Due creature distinte
12. Armonia
13. Affonnosa Lena
14. Nascere non basta
15. Passacaglia della vita
Produzione e mixaggio Franco Pietropaoli (Ermes records)
Collaborazione di grandi musicisti e artist:
Alessandro Pieravanti (Muro del canto)
Andrea Fusacchia, Ernesto Ranfi e Filippo Lilli
Mastering Fabrizio De Carolis (Reference Mastering Studio)
Artwork visionario e onirico Daria Petrilli (artista)
Grafiche Donato Loforese
Produzione etichetta indipendente Bassa Fedeltà