Il teatro Lo Spazio di Roma ha presentato al proprio pubblico ‘Vivien’, in scena fino allo scorso 17 marzo. Il testo, scritto da Donatella Busini e diretto da Mauro Toscanelli, è un lavoro improbabile che, con poca logica psicologia e devozione all’arte, mette al centro della storia l’indimenticabile Vivien Leigh
In una casa di cura psichiatrica, la giovane Mary vive uno stato di delirio che la porta a convincersi di essere la figlia di una delle attrici più iconiche della storia del cinema e del teatro: Vivien Leigh. All’interno della clinica, Mary è seguita da un’equipe di medici che cercano di portare alla luce l’origine del suo disturbo.
‘Vivien’, lavoro formato da Donatella Busini, è un’opera teatrale piuttosto controversa che ha tutta l’apparenza di un guazzabuglio.
La storia della ragazza rinchiusa in manicomio e convinta di essere la figlia di Vivien Leigh è molto poco centrata e costruisce le proprie fondamenta su un’analisi psicologica piuttosto pasticciata.
Per quanto la rappresentazione voglia essere una dichiarazione d’amore al teatro, questa resta soltanto sulla carta e in scena prende vita una messinscena sicuramente improbabile e piena di interrogativi irrisolti.
Vivien: un grosso pasticcio
Inoltre, il testo ha il difetto di essere fastidiosamente didascalico e di diventare il pretesto per snocciolare informazioni sulla vita di Vivien Leigh che, tratte in maniera pedissequa dalla sua biografia, vengono trasformate in una serie di ridondanti battute che appesantiscono oltremodo tutta la rappresentazione.
In soccorso del copione non arrivano neppure gli attori, poiché il livello con il quale quasi tutto il cast recita compromette ancor di più l’esito globale dell’intero lavoro: nel gruppo degli interpreti impegnati in scena, l’unica ad apparire davvero inquadrata è Caroline Pagani che interpreta proprio Vivien Leigh.
‘Vivien‘ è senza dubbio poco riuscito e lascia alquanto perplessi perché è difficile individuarne la vera intenzione e si serve di un codice drammaturgico carente su troppi fronti che porta a un risultato inconcludente.
Gabriele Amoroso
Foto: Grazia Menna
Teatro Lo Spazio
dal 14 al 17 marzo
Vivien
di Donatella Busini
Regia Mauro Toscanelli
Con Alessandro Calamunci, Ilaria Fantozzi, Caroline Pagani, Mauro Toscanelli e Massimo Zannola
Costumi Emanuela Zito
Luci e fonica Alessandro Iannattone